Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15515 del 18 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15515PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesti falsamente la presenza di un fatto o di una circostanza in sua presenza, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico, a prescindere dalla mera correttezza formale delle sottoscrizioni raccolte. Tale condotta, infatti, lede l'affidamento riposto nell'autenticazione delle firme, che costituisce un bene giuridico di particolare rilevanza, essendo strettamente connesso al principio democratico della rappresentatività popolare e al regolare svolgimento delle operazioni elettorali. La falsità non è punibile solo quando risulti del tutto irrilevante ai fini del significato e del valore probatorio dell'atto, non essendo sufficiente a tal fine la mera corrispondenza tra le firme apposte e i sottoscrittori. Inoltre, l'abrogazione della normativa che disciplinava specificamente le modalità di autenticazione non esclude la rilevanza penale della condotta del pubblico ufficiale che attesti falsamente di aver compiuto un'attività doverosa nell'esercizio delle sue funzioni, in quanto la fattispecie incriminatrice di cui all'art. 479 c.p. rimane applicabile. La valutazione della concreta offensività della condotta, ai fini dell'applicazione del principio di offensività, è rimessa al giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente con il complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. PA. , N. IL (OMESSO);

2) VE. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1361/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 19/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propongono ricorso per cassazione Pa. Pa. e Ve. …

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