Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15552 del 28 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15552PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari prevista per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso dall'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo quando dagli elementi a disposizione del giudice emerga, in modo obiettivo e concreto, l'effettivo e irreversibile allontanamento dell'indagato dal gruppo criminale e la conseguente mancanza delle esigenze cautelari. Pertanto, il mero dato della collaborazione di altri membri del sodalizio, l'avvio di un'attività lavorativa da parte dell'indagato o il decorso di un certo periodo di custodia cautelare non sono di per sé sufficienti a superare tale presunzione, ove non siano accompagnati da elementi che dimostrino in modo inequivoco l'effettivo e definitivo distacco dell'indagato dall'organizzazione criminale. Il giudice è tenuto a valutare in concreto tutti gli elementi a disposizione, senza limitarsi a considerare singoli fattori, al fine di accertare se sussista o meno il pericolo di recidiva, avendo riguardo alla perdurante capacità dell'indagato di mantenere i contatti e i legami con l'associazione mafiosa di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/10/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPOZZI;
sentite le conclusioni del PG Dr. ROBERTO ANIELLO, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Catanzar…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.