Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di permessi di costruire e la variante urbanistica, ha affermato che: 1. La mancata contestazione di tutti i profili motivazionali posti a fondamento dei provvedimenti di diniego di permessi di costruire, anche se non impugnati, è idonea a sorreggere autonomamente tali provvedimenti, rendendo il ricorso inammissibile. Pertanto, il ricorrente deve impugnare tutti i motivi di diniego, non potendo limitarsi a contestare solo quelli ritenuti più importanti. 2. L'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento dei provvedimenti di diniego permane anche in seguito all'adozione di un nuovo strumento urbanistico che inibisce la nuova edificazione nell'area, in quanto tale interesse può essere correlato a una eventuale pretesa risarcitoria. 3. La mancanza di valida procura alle liti del difensore regionale determina l'invalidità della costituzione in giudizio della Regione Toscana, con conseguente impossibilità di tenere conto delle sue difese. 4. Le spese di giudizio sono poste a carico dei ricorrenti in favore del Comune di Massa, mentre non vi è luogo a pronuncia sulle spese nei confronti della Regione Toscana, stante l'invalidità della sua costituzione in giudizio.