Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11046 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11046PEN

Massima

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Il termine di prescrizione di un reato di diffamazione può essere sospeso per effetto di un rinvio dell'udienza richiesto dalla difesa dell'imputato, al fine di consentire l'esame dello stesso, determinando così uno slittamento della scadenza del termine prescrizionale a data successiva alla pronuncia della sentenza impugnata. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il termine di prescrizione di un reato di diffamazione può essere sospeso a seguito di un rinvio dell'udienza richiesto dalla difesa dell'imputato per consentirne l'esame, comportando così uno slittamento della scadenza del termine prescrizionale a data successiva alla pronuncia della sentenza impugnata. Questo principio si fonda sulla considerazione che il rinvio richiesto dalla difesa, finalizzato all'esame dell'imputato, determina una sospensione del termine prescrizionale, in applicazione della disciplina generale sulla sospensione della prescrizione prevista dal codice penale. Di conseguenza, la sentenza di condanna pronunciata successivamente alla scadenza del termine prescrizionale indicato dall'imputato non può essere dichiarata estinta per prescrizione, in quanto il termine è stato validamente sospeso per effetto del rinvio richiesto dalla difesa. Tale principio, formulato in termini astratti e generali, è applicabile a tutti i casi analoghi di reati di diffamazione in cui si verifichi una sospensione del termine prescrizionale per effetto di un rinvio dell'udienza richiesto dalla difesa dell'imputato al fine di consentirne l'esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/09/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) …

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