Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46016 del 6 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46016PEN

Massima

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Il procedimento di prevenzione personale e patrimoniale consente la valutazione di elementi di prova tratti anche da indagini in corso o da precedenti procedure archiviate, al fine di accertare la pericolosità sociale del proposto e la sproporzione tra il suo tenore di vita e le sue disponibilità economiche lecite. L'attualità della pericolosità può essere desunta non solo da precedenti condanne o procedimenti penali, ma anche da recenti episodi di attività delittuosa, come il reato di usura, che rivelino la persistenza di una condotta abitualmente dedita ad attività illecite, da cui il soggetto tragga almeno in parte il proprio sostentamento economico. In tale contesto, le giustificazioni fornite dalla difesa circa la provenienza delle risorse utilizzate per gli acquisti devono essere sorrette da adeguata documentazione, in mancanza della quale il giudice può legittimamente ritenere sussistente la sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi lecitamente dichiarati. Il sindacato di legittimità sulla decisione in materia di misure di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, con esclusione del vizio di motivazione, salvo i casi di motivazione apparente o del tutto inidonea a far comprendere l'iter logico seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 40/2011 CORTE APPELLO di ROMA, del 05/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con decreto emesso in data 5 giugno 2012 la Corte d'Appello di Roma confermava il decreto emesso dal Tribunale di Roma in data…

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