Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41128 del 10 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:41128PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, con minacce anche implicite e indeterminate, coarta la volontà della vittima a compiere atti o a subire comportamenti contrari ai propri interessi economici e patrimoniali, imponendole un rapporto negoziale in violazione della sua autonomia decisionale. L'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è insito nel fatto stesso che il contraente-vittima sia costretto al rapporto in violazione della propria libertà negoziale, essendogli impedito di perseguire i propri interessi nel modo ritenuto più opportuno. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la libertà di autodeterminazione della vittima sia del tutto annullata, essendo sufficiente che la richiesta, con il pregiudizio patrimoniale che ne consegue, sia accolta anche soltanto per mera convenienza, al fine di evitare un male che agli occhi della stessa appaia più grave. Inoltre, la pretesa dell'agente non deve corrispondere esattamente all'oggetto della tutela apprestata dall'ordinamento giuridico, essendo sufficiente che essa risulti in qualsiasi modo più ampia, in quanto ciò che caratterizza il reato è la sostituzione, operata dall'agente, dello strumento di tutela pubblico con quello privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di appello di Bari del 9.11.2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Pierluigi Cianfrocca;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Pietro Molino, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio la sentenza impugnata quanto al trattamento sanzionatorio, procedendo alla correzione de…

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