Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27830 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27830PEN

Massima

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Il giudice della convalida del provvedimento del questore, che impone l'obbligo di presentazione all'autorità di pubblica sicurezza in occasione di manifestazioni sportive ai sensi della L. n. 401 del 1989, art. 6, comma 2, deve effettuare un controllo pieno sulla sussistenza di tutti i presupposti legittimanti l'adozione del provvedimento, compresi quelli imposti dalla natura di misura di prevenzione, quali la sussistenza del fumus delle condotte addebitate, la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla norma, la sussistenza di ragioni di necessità e urgenza che hanno indotto il questore all'adozione del provvedimento, nonché la valutazione della pericolosità concreta ed attuale del soggetto. Il giudice della convalida, inoltre, deve valutare la congruità della durata della misura, potendo, ove la ritenga eccessiva, ridurla, motivando adeguatamente in relazione alla gravità dei fatti e alla pericolosità sociale del prevenuto. Tale controllo giudiziale deve svolgersi nel rispetto delle garanzie della difesa, assicurando al destinatario del provvedimento la facoltà di presentare memorie o deduzioni entro il termine dilatorio di 48 ore dalla notifica del provvedimento, senza che la convalida possa intervenire prima di tale termine. La possibilità per l'interessato di accedere agli atti presso l'ufficio del pubblico ministero rende invece superfluo il termine dilatorio di 24 ore dal deposito della richiesta di convalida, non essendo necessaria una duplicazione di tale garanzia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/03/2013 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giuseppe Riccardi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata il 13 maggio 2013 il Gi…

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