Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 348 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:348SENT

Massima

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La sentenza di applicazione della pena su richiesta dell'imputato, divenuta definitiva, è equiparata a una pronuncia di condanna e determina l'effetto interdittivo previsto dalla legge regionale per la perdita dei requisiti morali necessari all'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande, consentendo all'amministrazione comunale di revocare l'autorizzazione precedentemente rilasciata. Tale provvedimento di revoca, adottato in assenza di contraddittorio, non viola i principi di correttezza e buon andamento dell'azione amministrativa, in quanto la comunicazione di avvio del procedimento è validamente effettuata presso il domicilio dell'imprenditore individuale, senza che trovi applicazione la disciplina prevista per le persone giuridiche. La sentenza penale definitiva, che comporta la perdita dei requisiti morali, costituisce presupposto sufficiente per l'adozione del provvedimento di revoca, senza che sia necessario attendere l'eventuale riapertura del procedimento penale a seguito di una pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo, la quale, al più, potrà dar luogo all'esperimento del rimedio straordinario della revisione. Pertanto, il provvedimento di revoca dell'autorizzazione comunale, adottato in ragione della sopravvenuta carenza dei requisiti morali a seguito di sentenza penale definitiva di condanna, è legittimo e non dà luogo a responsabilità risarcitoria dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00954/2010
REG.RIC.

N. 00348/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00954/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 954 del 2010, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avv. Ilaria Pinzauti, Bruno Franco Campagni, con domicilio eletto presso Franco Bruno Campagni in Firenze, via La Marmora n. 29;

contro

Comune di Carmignano in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

a) provvedimento di archiviazione comunicazione di subingresso, DIA sanitaria e revoca autorizzazione per attività di somministrazione alimenti e bevande del responsabile del settore Vigilanza e Commercio del Comune di Carmignano, notificato il 22 marzo 2010;

b) atti presuppo…

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