Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28296 del 3 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:28296PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sussiste quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo tra più di tre persone, con un programma criminoso indeterminato, una struttura organizzativa anche rudimentale e la consapevolezza di ciascun associato di far parte di un'organizzazione dedita alla commissione di più reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se i reati-fine accertati siano stati realizzati in un breve arco temporale, non essendo necessaria la prova specifica delle fonti economiche, dell'entità dei proventi e delle modalità di gestione e suddivisione degli stessi. Il ruolo di capo, promotore e organizzatore dell'associazione criminosa può essere desunto dalle conversazioni intercettate, che dimostrino come l'imputato impartisca direttive agli altri sodali, sia il proprietario delle imbarcazioni utilizzate per i trasporti, sia il punto di riferimento durante le operazioni e risolva i problemi anche giudiziari degli altri membri del gruppo, venendo da questi appellato "capo", senza che sia necessario un confronto specifico con eventuali tesi difensive alternative non adeguatamente confutate. La mancata concessione delle attenuanti generiche è legittima quando, a fronte della gravità delle condotte, non emergano elementi positivi sufficientemente pregnanti da giustificare il beneficio, non essendo rilevante la sola breve durata temporale dei reati-fine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MASI Paola - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/09/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA MASI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale TOCCI STEFANO, che ha chiesto, con requisitoria scritta, dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 26 settembre 2022 la Corte di assise di appello di Cat…

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