L'area privata destinata a uso pubblico, ancorché non appartenente al demanio o al patrimonio comunale, può essere legittimamente assoggettata a concessione per l'installazione temporanea di strutture precarie, quali dehors, qualora risulti provato il suo effettivo utilizzo da parte della collettività, anche in assenza di un titolo formale di costituzione della servitù di uso pubblico. In tali casi, l'amministrazione comunale può legittimamente rilasciare il relativo permesso di costruire, purché l'installazione non pregiudichi la destinazione pubblica dell'area e non incida negativamente sulla viabilità e sulla fruibilità degli spazi da parte della collettività. Il principio di tutela della proprietà privata, sancito dall'art. 42 Cost., non impedisce l'assoggettamento di aree private ad uso pubblico a provvedimenti concessori, quando ricorrano le condizioni di fatto che giustificano tale destinazione d'uso, atteso che il diritto di proprietà non è assoluto ma deve contemperarsi con l'interesse pubblico. Pertanto, il rilascio del permesso di costruire per l'installazione di un dehor su un'area privata ad uso pubblico non è illegittimo, purché l'installazione non pregiudichi la destinazione pubblica dell'area e non incida negativamente sulla viabilità e sulla fruibilità degli spazi da parte della collettività, essendo sufficiente che l'area risulti di fatto utilizzata dalla collettività, a prescindere dalla sussistenza di un titolo formale di costituzione della servitù di uso pubblico.