Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25126 del 22 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25126PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nell'applicare una misura di prevenzione personale, può fondare il proprio giudizio di attuale pericolosità sociale del proposto sulla base di elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora conclusi, purché tali elementi siano certi, logicamente e criticamente valutati, e direttamente incidenti sulla valutazione della pericolosità. Il giudizio di prevenzione è autonomo rispetto al procedimento penale e non è precluso dal fatto che quest'ultimo si sia concluso con esito assolutorio, essendo sufficiente che il giudice abbia accertato l'esistenza di specifiche e obiettive circostanze di fatto, come la commissione in epoca recente di reati contro il patrimonio, l'assidua frequentazione di pregiudicati e l'omesso cambiamento di vita nonostante l'avviso orale, idonee a fondare il giudizio prognostico sulla probabilità della futura commissione di reati e sulla pericolosità sociale del soggetto. L'obbligo di motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è soddisfatto quando la motivazione, pur sintetica, risulti coerente, completa e logica, senza necessità di una motivazione analitica e dettagliata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. RA. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 202/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 12 novembre 2009 la Corte d'appello di Napoli rigettava l'appello proposto da Ci.Ra. avverso il decreto de…

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