Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11202 del 13 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11202PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è configurabile quando vi sia un sodalizio criminoso caratterizzato da una struttura organizzativa minima, con ruoli e funzioni definiti, finalizzato alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, in particolare di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù, attraverso il reclutamento, il trasporto e lo sfruttamento di persone in condizioni di disagio economico e vulnerabilità, anche con disabilità, costrette all'accattonaggio o ad attività lavorative, con sottrazione dei documenti, controlli costanti e violenze, in modo da impedire loro ogni possibilità di libera determinazione. Tali condotte, che integrano il delitto di riduzione in schiavitù di cui all'art. 600 c.p., possono essere provate anche attraverso le dichiarazioni delle vittime, purché credibili e intrinsecamente attendibili, oltre che da altri elementi di riscontro, senza che assuma rilievo il fatto che gli imputati fossero anch'essi dediti all'attività di accattonaggio, atteso che ciò non esclude la loro posizione di dominio e sfruttamento nei confronti delle vittime. Il trattamento sanzionatorio, anche in relazione alla mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/07/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LORI PERLA, che ha concluso chiedendo il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19.7.2017 la Corte d'assise d'appel…

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