Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 2633 del 2 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2633CIV

Massima

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Il contratto di incarico professionale stipulato dalla pubblica amministrazione deve rispettare i requisiti di forma scritta ad substantiam previsti dal Regio Decreto n. 2440 del 1923, articoli 16 e 17, non essendo sufficiente la mera delibera di conferimento dell'incarico. La mancanza di tale forma essenziale determina la nullità del contratto, non essendo possibile alcuna sanatoria o convalida dell'atto nullo. La pubblica amministrazione, quando ricorre agli strumenti giuridici propri dei soggetti privati, rimane assoggettata alle regole del diritto comune per quanto riguarda la disciplina dei rapporti che dalla stessa scaturiscono, mentre restano operanti le regole dell'evidenza pubblica nella fase preliminare che si conclude con la delibera a contrarre. Tali due fasi, aventi finalità, funzioni e soprattutto disciplina diverse, non possono essere unificate né può essere ravvisato "l'accordo delle parti" richiesto dall'articolo 1325 c.c., n. 1, nell'accettazione (espressa o tacita) da parte del privato della delibera stessa, costituente atto interno del comune. La nullità del contratto per difetto di forma è rilevabile d'ufficio dal giudice, anche in sede di legittimità, in tutte le ipotesi di impugnativa negoziale, in quanto la sua validità costituisce un presupposto logico-giuridico della domanda. Qualora la domanda principale sia accolta, la domanda subordinata di arricchimento senza causa, non esaminata dal giudice di primo grado per carenza di interesse, può essere riproposta in appello ai sensi dell'articolo 346 c.p.c., senza necessità di svolgere una specifica critica alla sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TIRELLI Francesco - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. SAMBITO ((omissis)) C. - Consigliere

Dott. VALITUTTI Antonio - Consigliere

Dott. MARULLI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 4564/2013 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Comune di Pedace, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) (c/o Studio legale prof. (OMISSIS)), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del controricorso;<…

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