Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30533 del 13 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:30533PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'articolo 416-bis c.p. richiede la prova di un contributo consapevole e volontario, causalmente orientato al rafforzamento del sodalizio criminoso, che si esprima in un ruolo dinamico e funzionale al perseguimento dei fini condivisi in forza della partecipazione al pactum sceleris. La mera contiguità o vicinanza al gruppo criminale, così come il mero legame familiare con un soggetto appartenente all'associazione, non sono sufficienti a configurare il reato, essendo necessario dimostrare l'effettiva e stabile inserimento dell'indagato nella struttura organizzativa della consorteria, attraverso elementi indiziari che ne comprovino il concreto apporto alle attività illecite. Inoltre, ai fini della configurabilità del delitto di frode nelle pubbliche forniture di cui all'articolo 356 c.p., non è sufficiente il semplice inadempimento doloso del contratto, essendo richiesta una condotta qualificabile in termini di malafede contrattuale, consistente nel porre in essere un espediente malizioso o ingannevole, idoneo a far apparire l'esecuzione dell'opera conforme agli obblighi assunti, con conseguente esclusione della fattispecie meno grave di cui all'articolo 355 c.p. in caso di mera negligenza o imperizia nell'esecuzione dei lavori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CALASELICE BARBARA;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato;
uditi i difensori, avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnat…

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