Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51065 del 8 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51065PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure cautelari personali, non è nulla per violazione del principio della domanda cautelare l'ordinanza emessa per un reato, formalmente non indicato nella imputazione provvisoria della richiesta del pubblico ministero, la cui configurabilità sia stata segnalata dai giudici del riesame in un precedente provvedimento. (Fattispecie in cui il pubblico ministero aveva richiesto la misura cautelare per il reato previsto dall'art. 74 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, sulla base di un provvedimento del tribunale del riesame che aveva annullato una precendete ordinanza emessa per il reato di associazione mafiosa e segnalato come nella specie vi fossero, tuttavia, gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/03/2017 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Bari, con ordinanza in epigrafe indicata, ha rigettato la richiesta di riesame proposta nell'in…

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