Consiglio di Stato sentenza n. 7361 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7361SENT

Massima

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La stazione appaltante può revocare l'aggiudicazione di un appalto pubblico e dichiarare la decadenza dell'aggiudicatario qualora accerti, anche sulla base di elementi probatori esterni al rapporto contrattuale, la sopravvenuta carenza dei requisiti soggettivi di partecipazione previsti dall'art. 80, comma 5, lett. c) del d.lgs. n. 50/2016, in particolare il verificarsi di gravi illeciti professionali tali da rendere dubbia l'integrità o l'affidabilità dell'operatore economico. Tale valutazione, pur rimessa alla discrezionalità tecnica della stazione appaltante, non implica un giudizio di ponderazione comparativa di interessi, ma un procedimento logico di sussunzione del fatto nella fattispecie astratta, con conseguente natura vincolata del provvedimento di revoca-decadenza. La nozione di "grave illecito professionale" non richiede che il fatto sia necessariamente collegato all'esecuzione di un contratto pubblico, potendo derivare anche da condotte riferibili all'attività imprenditoriale in generale, purché sintomatiche di una grave negligenza o imperizia organizzativa, tale da rendere dubbia l'affidabilità dell'operatore economico. Il venir meno dei requisiti soggettivi di partecipazione, accertato dalla stazione appaltante, determina la decadenza dell'aggiudicazione, a prescindere dalla successiva sostituzione del legale rappresentante o dal mutamento della compagine societaria, atteso che l'illecito professionale è riferibile direttamente all'operatore economico nel suo complesso. La valutazione della stazione appaltante circa la gravità dell'illecito professionale e la sua idoneità a inficiare l'affidabilità dell'impresa non è sindacabile in sede giurisdizionale se non per manifesta irragionevolezza o illogicità.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/09/2024

N. 07361/2024REG.PROV.COLL.

N. 01533/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1533 del 2020, proposto dalla società -OMISSIS- S.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, in relazione alla procedura CIG 79196058C9, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via E. Q. Visconti n.11;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Ca…

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