Cassazione penale Sez. V sentenza n. 859 del 10 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:859PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. richiede la prova di una struttura organizzativa minima, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, con la consapevolezza da parte dei singoli associati di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare nel tempo per l'attuazione del programma criminoso comune. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è sufficiente la mera commissione di singoli reati fine, ma occorre che il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo associativo, in modo che il contributo del singolo non possa essere affidato a soggetti estranei all'organizzazione. La prova della partecipazione all'associazione a delinquere non può fondarsi esclusivamente sulla documentazione relativa a singoli reati fine, come contratti, fatture e operazioni illecite, che possono al più integrare fattispecie di reati diversi, come l'abusivismo finanziario o la truffa, ma non necessariamente il reato associativo. È necessario che emerga un quadro indiziario grave e preciso circa l'esistenza di una struttura organizzativa stabile, il programma criminoso comune e il ruolo svolto dai singoli associati, non desumibile dalla mera somma dei reati fine contestati. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o errore di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE, nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ROSA PEZZULLO;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, avv. (OMISSIS) che si e' as…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.