Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20035 del 20 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20035PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine può essere configurato anche in presenza di un'organizzazione rudimentale, purché caratterizzata da elementi quali la reiterazione delle condotte criminose, l'automatismo nell'assunzione dei compiti delegati, la stringatezza delle comunicazioni sintomatica di un collaudato modus operandi, l'intercambiabilità dei ruoli tra i partecipi, la disponibilità e affidabilità dimostrata dagli stessi, l'individuazione di soggetti con funzioni di organizzatori e la presenza di strutture strumentali all'attività criminosa. Il ruolo di organizzatore può essere desunto dal contenuto delle conversazioni intercettate, laddove emerga un riconoscimento da parte degli interlocutori di tale posizione di comando all'interno del sodalizio. La desistenza volontaria dal tentativo di rapina, che esclude la configurabilità del delitto tentato, richiede una deliberazione assunta in piena libertà, indipendentemente da fattori esterni suscettibili di influire sulla determinazione dell'agente, non essendo sufficiente la mera constatazione che il bottino non corrispondesse alle aspettative dei rapinatori. La partecipazione all'associazione per delinquere può essere desunta non solo dalla diretta partecipazione ai reati-fine, ma anche da elementi indiziari quali i contatti telefonici, il linguaggio stringato sintomatico dell'abitudine ai rapporti con gli altri partecipi, nonché il rapporto privilegiato con soggetti individuati come organizzatori. La motivazione della sentenza, pur potendo non rispondere in modo esplicito a tutte le argomentazioni difensive, non è censurabile in sede di legittimità se non risulta manifestamente illogica o carente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

2) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

3) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

4) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 319/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 16/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona…

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