Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria per opere realizzate in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale è subordinato all'acquisizione del parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, a prescindere dall'epoca di apposizione del vincolo stesso e dall'epoca di realizzazione delle opere. Il mancato rispetto di tale procedura, anche in caso di decorso del termine di 24 mesi dalla presentazione della domanda di condono senza provvedimento espresso dell'amministrazione, impedisce il formarsi del silenzio-assenso e rende legittimo il provvedimento di diniego della concessione in sanatoria. Ciò in quanto la regola generale dettata dall'art. 32 della legge n. 47 del 1985 prevede che il rilascio della concessione edilizia o dell'autorizzazione in sanatoria per opere eseguite su immobili soggetti a vincoli paesaggistici e ambientali è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso, a prescindere dall'epoca di realizzazione delle opere e dall'epoca di apposizione del vincolo. Tale parere deve essere acquisito anche in caso di silenzio-assenso sulla domanda di condono, non potendo l'eventuale inerzia dell'amministrazione far guadagnare agli interessati un risultato che gli stessi non potrebbero mai conseguire con il provvedimento espresso. Pertanto, il mancato rispetto di tale procedura rende legittimo il provvedimento di diniego della concessione in sanatoria, a prescindere dalla verifica circa il momento di ultimazione delle opere, in quanto tale requisito risulta comunque irrilevante in assenza del prescritto parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo.