Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37895 del 28 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:37895PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari per il reato di estorsione aggravata dalla finalità di agevolare un'associazione mafiosa può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, i riscontri alle loro dichiarazioni forniti dalle intercettazioni e dagli interrogatori dell'indagato, anche in assenza di una diretta partecipazione di quest'ultimo all'associazione mafiosa. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente desumere l'attualità e la concretezza di tale pericolo dalle modalità e dalla gravità del fatto contestato, nonché dalla personalità dell'indagato, anche quando le condotte criminose siano risalenti nel tempo, purché permangano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito è maturato. L'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 può trovare applicazione anche nei confronti di soggetti non organicamente inseriti in un'associazione mafiosa, qualora essi abbiano agito con le specifiche modalità o finalità di agevolare un'associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (n. l'(OMISSIS));
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 09/03/2017.
Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dottor IASILLO ADRIANO.
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dottoressa CARDIA DELIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
Udito l'Avvocato (OMISSIS), quale sostituto processuale dell'Avvocato (OMISSIS) difensore dell'indagato, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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