Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10705 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:10705SENB

Massima

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Il provvedimento di rimozione o demolizione di opere edilizie abusive può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora quest'ultima abbia provveduto spontaneamente alla rimozione delle opere contestate, rendendo così priva di ulteriore utilità la prosecuzione del giudizio. In tali casi, il giudice amministrativo, pur accertando la legittimità del provvedimento impugnato, può disporre la compensazione delle spese di lite, in considerazione della natura e dell'esito del giudizio. Il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo impone, infatti, di evitare pronunce meramente dichiarative, quando il ricorrente abbia già spontaneamente ottemperato all'ordine di demolizione, venendo meno l'interesse concreto ed attuale alla decisione del ricorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/11/2018

N. 10705/2018 REG.PROV.COLL.

N. 10716/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 10716 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale di Roma Capitale prot. n. CH/1667/2018 di rimozione/demolizione delle opere abusive

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di co…

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