Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45633 del 17 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45633PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La detenzione di materiale pedopornografico, anche se conseguente a navigazione internet e non direttamente accessibile all'utente, integra il reato di cui all'art. 600-quater c.p. qualora sia accertata la consapevolezza dell'imputato di tale detenzione, desumibile anche dal tentativo di eliminare i file dal proprio computer e dalla ripetuta visione del materiale illecito. Il tentativo di cancellazione del materiale non esclude la volontà di acquisirlo e detenerlo, almeno per il tempo necessario alla sua visione, essendo irrilevante che le immagini fossero inaccessibili all'utente o che la detenzione fosse solo momentanea. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'imputato abbia avuto la piena disponibilità e accessibilità del materiale, essendo sufficiente la consapevolezza della sua detenzione, anche se solo temporanea. La mancanza di precedenti e la professione dell'imputato non costituiscono elementi idonei a giustificare il riconoscimento delle attenuanti generiche, in assenza di altri fattori positivi che possano ridurre la gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 3/4/2014della Corte d'appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 aprile 2014 la Corte d'appello di Genova ha confermato la sentenza del Tribunale di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.