Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31575 del 30 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31575PEN

Massima

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Il porto fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, di coltelli a serramanico da qualificare come strumenti da punta e da taglio atti ad offendere, integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 4 della Legge n. 110 del 1975. Tuttavia, tale reato, essendo punito con la sola pena dell'ammenda, è soggetto a prescrizione nel termine di tre anni, ai sensi dell'art. 157, comma 1, n. 5, c.p., nella versione anteriore alla modifica introdotta dalla Legge n. 251 del 2005, applicabile in quanto più favorevole al reo. Il termine prescrizionale, ai sensi dell'art. 160, comma 3, c.p., nella medesima versione, non può essere prolungato oltre i quattro anni e sei mesi, sicché, alla data odierna, il reato deve ritenersi estinto per intervenuta prescrizione. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in applicazione dell'art. 620, comma 1, lett. a), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di POTENZA;

nei confronti di:

1) PE. RO. N. IL (OMESSO);

2) CI. RO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/01/2009 della CORTE APPELLO di POTENZA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAL…

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