Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35282 del 24 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35282PEN

Massima

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La circostanza aggravante della finalità di agevolazione dell'attività di un'associazione di tipo mafioso, prevista dall'art. 7 della L. n. 203 del 1991, ha natura soggettiva e richiede la prova che il concorrente abbia agito con la specifica finalità di favorire l'organizzazione criminale, non essendo sufficiente il mero scopo di agevolare un esponente di vertice della consorteria, indipendentemente dalla verifica dell'effettiva ed immediata coincidenza degli interessi di quest'ultimo con quelli dell'associazione. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale aggravante, non è sufficiente la mera consapevolezza dell'indagato in ordine alle gravi irregolarità commesse dai soggetti favoriti e alla loro appartenenza alla cosca mafiosa, essendo necessario accertare la sua volontà di favorire gli interessi della consorteria. In assenza di tali specifici elementi probatori, la circostanza aggravante non può trovare applicazione, con conseguente necessità di rivalutare il quadro cautelare, anche in relazione alla sussistenza attuale di un concreto rischio di reiterazione criminosa, tenuto conto della risalenza dei fatti, della condizione di incensuratezza dell'indagato, nonché della cessazione del suo rapporto con la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23-24/01/2018 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che l'ordinanza sia annullata con rinvio limitatamente alle esigenze cautelari;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento…

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