Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4453 del 3 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4453PEN

Massima

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La falsa attestazione delle proprie generalità al pubblico ufficiale, in assenza di altri documenti di identificazione, integra il reato di cui all'art. 495 c.p. (falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità personale), a prescindere dalla destinazione della dichiarazione a essere trasfusa in un atto pubblico. Ciò in quanto la dichiarazione falsa sulle generalità, in tale contesto, assume la funzione di attestazione finalizzata a garantire al pubblico ufficiale le qualità personali del dichiarante, elemento caratterizzante la fattispecie di cui all'art. 495 c.p. rispetto a quella meno grave di cui all'art. 496 c.p. (false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri). La consapevolezza della destinazione della dichiarazione a un atto pubblico non è, inoltre, elemento costitutivo del reato di cui all'art. 495 c.p., essendo stato eliminato il riferimento all'atto pubblico dalla formulazione normativa a seguito della modifica introdotta con la L. n. 92 del 2008, probabilmente al fine di estendere l'applicazione della più grave ipotesi delittuosa anche a casi come quello in esame, prima sanzionati ai sensi dell'art. 496 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/04/2018 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE GREGORIO EDUARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LORI PERLA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti dell'…

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