Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25752 del 23 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25752PEN

Massima

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Il reato di riciclaggio continuato aggravato dalla finalità di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso può essere configurato quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine all'accertata esistenza di un'associazione criminale di tipo mafioso, alla consapevolezza dell'indagato del ruolo apicale rivestito dai vertici dell'associazione, alla disponibilità dell'indagato a compiere operazioni finanziarie finalizzate a garantire l'operatività dell'associazione e il sostentamento economico degli associati, nonché alla pluralità e all'entità delle operazioni di riciclaggio effettuate, indicative di un'attività organizzata e svolta in maniera professionale. Tali elementi, unitamente alla negativa personalità dell'indagato, alla sua indole trasgressiva e proclive a delinquere, ai suoi pregressi giudiziari, ai suoi stretti legami con gli esponenti di vertice dell'associazione mafiosa e alla sua perdurante disponibilità a compiere operazioni nell'interesse del sodalizio criminale, sono idonei a giustificare l'attualità del pericolo di reiterazione del reato e delle esigenze cautelari, anche in relazione al rischio di inquinamento probatorio. La valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto deve fondarsi sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell'indagato, desumibile dall'analisi soggettiva della sua personalità, sia sulla presenza di condizioni oggettive ed "esterne" all'accusato, ricavabili da dati ambientali o di contesto, che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 6438/2016 in data 15/12/2016 del Tribunale di Napoli in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difen…

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