Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20057 del 14 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20057PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel rigettare il ricorso avverso la sentenza di appello, afferma che le dichiarazioni testimoniali delle persone offese, integrate dall'individuazione fotografica, costituiscono una fonte conoscitiva affidabile, sottoposta al generale controllo sulle capacità percettive e mnemoniche del dichiarante, nonché sulla corrispondenza al vero della rievocazione dei fatti, desunta dalla linearità logica della sua esposizione e dall'assenza di risultanze processuali incompatibili, caratterizzate da pari o prevalente spessore di credibilità. Pertanto, le dichiarazioni accusatorie delle persone offese, confermate dalla narrazione dell'incontro successivo con l'imputato nel corso del quale quest'ultimo formulava minacce di morte, possono essere poste a fondamento della decisione di condanna per i reati di lesioni e tentata violenza privata, in assenza di specifici e persuasivi addentellati storici idonei a soverchiare la lineare razionalità della motivazione della sentenza impugnata. Inoltre, la mancanza dell'esplicita richiesta di punizione nella denuncia-querela presentata dalle persone offese non incide sull'efficacia dell'atto quale condizione di procedibilità, in quanto la formula utilizzata deve essere considerata quale manifestazione di volontà diretta a richiedere la persecuzione e la punizione dell'autore del reato. Infine, la concessione, il giudizio di comparazione o il diniego delle attenuanti generiche e, in genere, il trattamento sanzionatorio rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non richiede un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi e rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1881/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 18/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 18.11.2011, la corte di appello di Bol…

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