Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7944 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:7944SENT

Massima

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Il Prefetto, nell'esercizio dei poteri di cui all'art. 19, comma 4, del d.P.R. n. 616 del 1977, può richiedere con efficacia vincolante all'Amministrazione comunale la revoca di un provvedimento abilitativo all'esercizio di un'attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande, qualora tale attività possa pregiudicare o esporre a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica. In tal caso, il Comune è tenuto a revocare il titolo autorizzativo, senza poter compiere autonome valutazioni sull'interesse all'ordine pubblico, in quanto tale interesse rientra nella competenza esclusiva dell'Autorità di pubblica sicurezza. La motivazione del provvedimento comunale di revoca può essere validamente resa per relationem, mediante il rinvio alla nota prefettizia che ne costituisce il fondamento. La revoca è legittima quando la nota prefettizia evidenzi in modo esaustivo, sulla base di specifici accertamenti delle Forze di Polizia, che l'esercizio commerciale in questione costituisce un serio pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, in quanto utilizzato come base logistica ed operativa per attività illecite, in particolare legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, anche in considerazione del contesto ambientale di degrado in cui l'esercizio insiste. In tali ipotesi, l'Amministrazione comunale non può esimersi dall'adottare il provvedimento di revoca richiesto dal Prefetto.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2024

N. 07944/2024 REG.PROV.COLL.

N. 06013/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6013 del -OMISSIS-, proposto dalla sig.ra -OMISSIS--OMISSIS-, in qualità di legale rappresentante della “-OMISSIS- S.a.s. di -OMISSIS- -OMISSIS-”, rappresentata e difesa dagli Avvocati Alessandro Fyrigos e Daniele Karrer, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del suo Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo, in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, non costituita in giudizio;

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