Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 3535 del 27 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3535PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di impugnazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dal condannato che denunci l'erronea qualificazione giuridica del fatto, ove tale qualificazione non risulti palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, essendo precluso al giudice di legittimità un riesame nel merito delle valutazioni giuridiche compiute dal giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti. In tali ipotesi, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende costituisce una conseguenza necessaria della declaratoria di inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2022 del TRIBUNALE di SAVONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SANDRA RECCHIONE.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Savona applicava al ricorrente la pena concordata per il reato di rapina impropria.
2. Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione il difensore che deduceva:
2.1. violazione di legge: sarebbe illegittima la qualificazione giuridica della condotta contestata…

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