Il provvedimento amministrativo che dispone il divieto di transito per i veicoli di massa superiore a 6,5 tonnellate su alcune strade comunali deve essere adeguatamente motivato, in particolare con riferimento alla valutazione tecnica circa l'effettiva inadeguatezza delle strade a sopportare il traffico pesante, nonché in merito alle ragioni che giustificano l'ampiezza delle deroghe previste al divieto. In assenza di una puntuale istruttoria tecnica e di una congrua motivazione, il provvedimento è affetto da vizi di difetto di istruttoria e di motivazione, tali da comportarne l'annullamento. L'amministrazione comunale, nel disporre limitazioni alla circolazione stradale, deve infatti tenere conto delle valutazioni già effettuate in sede di rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di impianti, al fine di evitare un'ingiustificata compressione dell'attività economica autorizzata. Il principio di proporzionalità impone che le misure limitative della circolazione siano adeguate e necessarie rispetto agli obiettivi perseguiti, senza determinare un pregiudizio sproporzionato per gli operatori economici.