Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52021 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52021PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare l'impugnazione avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, è tenuto a verificare esclusivamente la correttezza giuridica e la adeguata motivazione del provvedimento impugnato in relazione all'eventuale allegazione di nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza delle esigenze cautelari, senza poter riesaminare la originaria sussistenza delle condizioni di applicabilità della misura. Pertanto, il giudice di legittimità non è tenuto a una nuova valutazione complessiva della situazione cautelare, ma deve limitarsi a verificare se il provvedimento impugnato sia immune da vizi di legittimità e adeguatamente motivato in relazione alle eventuali novità dedotte, ferma restando la necessità di revocare la misura al venir meno delle condizioni di applicabilità. La gravità dei fatti accertati, la pericolosità sociale del soggetto e l'esigenza di salvaguardare le esigenze cautelari, anche in presenza di una riduzione della pena in appello, possono giustificare il mantenimento della custodia cautelare in carcere, ove non emergano elementi concreti ed attuali idonei a modificare il quadro probatorio o a escludere le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antoni - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/05/2018 del Tribunale del riesame di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANTINI Antonio;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale di …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.