Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39740 del 5 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:39740PEN

Massima

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Il reato di tentata truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e il reato di falsa attestazione della presenza in servizio di un pubblico dipendente, pur avendo ad oggetto la medesima condotta, tutelano interessi giuridici distinti e possono quindi concorrere formalmente senza violare il principio del ne bis in idem. Il reato di falsa attestazione della presenza in servizio di un pubblico dipendente, di cui all'art. 55-quinquies del D.Lgs. n. 165/2001, non richiede che la falsità riguardi l'intera giornata lavorativa, essendo sufficiente che essa concerna anche solo una parte della stessa. La norma mira a tutelare l'interesse pubblico al corretto svolgimento della funzione amministrativa, a prescindere dalla effettiva realizzazione di un danno patrimoniale in capo all'ente pubblico. Il diritto di difesa dell'imputato è adeguatamente garantito anche in caso di contestazione suppletiva di un nuovo reato nel corso del dibattimento, purché all'imputato sia riconosciuta la facoltà di chiedere un termine per contrastare l'accusa e di esercitare ogni prerogativa difensiva, come la richiesta di nuove prove. Il giudice può tuttavia escludere l'ammissione di prove ritenute superflue o irrilevanti. Il termine di prescrizione dei reati contestati, tenuto conto degli eventi interruttivi e dei periodi di sospensione, non risulta essere maturato al momento della pronuncia della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2595/20 della Corte di appello di Palermo del 24 luglio 2020;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata ed i ricorsi introduttivi;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa FILIPPI Paola, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della…

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