Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2837 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:2837SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire ha carattere vincolato e doveroso, finalizzato al ripristino della legalità violata, a prescindere dalla responsabilità del proprietario o dell'occupante l'immobile. Tale ordine non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile, non potendosi ammettere l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può in alcun modo legittimare. Pertanto, una volta accertata l'esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali, l'amministrazione ha l'obbligo di ordinare la rimozione o la demolizione delle opere abusive, senza che possa essere messa in discussione tale doverosa conseguenza, in quanto l'ordine di demolizione è rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, essendo finalizzato al ripristino della legalità violata e all'armonioso sviluppo del territorio, valori di primario rilievo che non possono essere sacrificati in nome di interessi privati. Ciò vale anche nel caso in cui il proprietario o l'occupante non abbiano commesso direttamente la violazione, in quanto l'ordine di demolizione ha carattere reale e si applica a carico di chiunque si trovi in un rapporto con la res tale da assicurare la restaurazione dell'ordine giuridico violato.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/12/2021

N. 02837/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01598/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1598 del 2015, proposto da Padre Livio Graziano, rappresentato e difeso dall'avvocato Walter Mauriello, con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, c/o Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di Prata di Principato Ultra in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, corso Vittorio Emanuele n.58;

per l'annullamento

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