Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43297 del 22 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43297PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale può essere legittimamente applicata solo in presenza di elementi indiziari concreti e attuali che dimostrino la pericolosità sociale del soggetto, desumibili da una valutazione complessiva della sua condotta di vita e delle sue abitudini, senza che sia sufficiente il mero riferimento a precedenti penali risalenti nel tempo e in assenza di elementi che comprovino la permanenza di una condotta illecita. Il giudice della prevenzione è tenuto a motivare adeguatamente il proprio giudizio negativo sulla pericolosità sociale, il quale è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione di legge, non per vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di VENEZIA;

nei confronti di:

1) MA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 13/02/2007 CORTE APPELLO di VENEZIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO G.: "inammissibilita'".

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

La Corte d'appello di Venezia, con decreto del 13…

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