Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39865 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39865PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso per cassazione proposto da un difensore non abilitato al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione è inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma alla Cassa delle Ammende. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso per cassazione presentato da un difensore privo della necessaria legittimazione, in violazione delle norme che disciplinano l'impugnazione dei provvedimenti giurisdizionali, deve essere dichiarato inammissibile. Tale declaratoria di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione pecuniaria, salvo i casi di esonero previsti dalla legge. La massima giuridica riassume in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o dettagli procedurali. Essa esprime il principio fondamentale secondo cui il ricorso per cassazione proposto da un difensore privo della necessaria legittimazione è inammissibile, con le relative conseguenze sanzionatorie a carico del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/10/2014 del TRIBUNALE di LATINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAIRO ANTONIO.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 30/10/2014 il Tribunale di Latina dichiarava (OMISSIS) colpevole della contravvenzione di cui alla L. n. 110 del 1975, articolo 4 e lo condannava alla pena di 100,00 Euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese processuali.
2. Avverso tale sentenza, proponeva appello il difenso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.