Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49517 del 27 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49517PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il partecipe all'associazione di tipo mafioso, anche se non formalmente affiliato, è colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La permanente "disponibilità" al servizio dell'organizzazione mafiosa a porre in essere attività delittuose, anche di bassa manovalanza, ma pur sempre necessarie per il perseguimento dei fini dell'organizzazione, indipendentemente dalla prova di una formale iniziazione, rappresenta univoco sintomo di inserimento strutturale nella compagine associativa e, quindi, di vera e propria partecipazione, ad un livello pur minimale, al sodalizio delinquenziale. In tema di associazione di stampo mafioso, una volta dimostrata la sussistenza di un grave quadro indiziario in ordine alla partecipazione del singolo, le esigenze di tutela della collettività sono presunte per legge, con conseguente impossibilità di applicare misure diverse e meno afflittive della custodia cautelare in carcere, a meno che non vengano acquisiti elementi dai quali risulta che tali esigenze siano venute meno, il che si verifica solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. Il decorso del tempo dalla commissione del reato associativo di tipo mafioso assume rilievo al fine di superare la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari solo se e quando risulti con certezza che la persona sottoposta alle indagini abbia irreversibilmente reciso i legami con l'organizzazione criminosa di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/04/2017 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
sentite le conclusioni del PG Dr. TOCCI Stefano, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.
FATTO E DIRITTO
1. Con l'ordinanza di cui in epigrafe il tribunale di Messina, adito ex articolo 30…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.