Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9836 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:9836SENB

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, richiesto da uno straniero, costituisce un provvedimento amministrativo discrezionale dell'autorità competente, il cui diniego può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, il sopravvenuto rilascio del permesso di soggiorno in favore del ricorrente, con conseguente venir meno dell'interesse alla decisione, determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il precedente provvedimento di diniego. In tali casi, il giudice amministrativo non può che prendere atto del sopravvenuto difetto di interesse e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione delle peculiari circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

N. 05286/2012
REG.RIC.

N. 09836/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05286/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5286 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo Studio del primo dei suindicati difensori in Roma, Viale Carso, n. 23;

contro

MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento

del provvedimento emesso dalla Questura di Roma, Commissariato di P.S. "Civitavecchia" con il quale è stata res…

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