Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44187 del 3 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44187PEN

Massima

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La circostanza attenuante della provocazione di cui all'art. 62, comma 1, n. 2, c.p. richiede il riscontro dello stato d'ira, del fatto ingiusto altrui e del nesso causale tra il fatto ingiusto e la reazione, senza necessità di proporzionalità tra l'offesa e la reazione, purché quest'ultima non sia macroscopicamente sproporzionata da escludere il nesso causale. Quando le attenuanti generiche sono concesse sulla base di elementi di natura soggettiva riferibili all'imputato, esse devono essere estese a tutti i reati uniti dal vincolo della continuazione, con conseguente applicazione del criterio della pena unica progressiva per moltiplicazione, nel rispetto del genere di pena previsto per il reato meno grave, mediante ragguaglio a pena pecuniaria ai sensi dell'art. 135 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILOCAMO FULVIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TAMPIERI LUCA, che ha concluso chiedendo ha chiesto, previo accoglimento del terzo motivo di ricorso, l'annullamento senza rinvio e la eliminazione della pena di mesi quattro di reclusione per il reato di cui…

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