Consiglio di Stato sentenza n. 4968 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4968SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'autorizzazione paesaggistica già rilasciata ha rilevanza assorbente quanto all'accertamento della compatibilità dell'intervento edilizio con la normativa in materia di tutela del paesaggio, sicché l'amministrazione comunale, in sede di rilascio del permesso di costruire, è tenuta a conformarsi alle risultanze di tale titolo, salvo attivare i propri poteri di autotutela, previa verifica dei relativi presupposti, al fine di rimuovere l'autorizzazione paesaggistica già rilasciata. Pertanto, il successivo dissenso espresso dalla Soprintendenza non può costituire valido motivo per negare il permesso di costruire, in assenza di un previo intervento di autotutela sull'autorizzazione paesaggistica già rilasciata, la quale conserva efficacia e rilevanza assorbente rispetto alla valutazione della compatibilità paesaggistica dell'intervento edilizio. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del diniego del permesso di costruire fondato sul dissenso della Soprintendenza, deve pertanto verificare se l'amministrazione comunale abbia previamente attivato i propri poteri di autotutela sull'autorizzazione paesaggistica già rilasciata, in assenza della quale il diniego risulta illegittimo per violazione del principio di affidamento e del divieto di venire contra factum proprium. La sentenza del giudice amministrativo che accolga il ricorso avverso il diniego del permesso di costruire, in tale ipotesi, si limita ad annullare il provvedimento impugnato, senza poter entrare nel merito delle valutazioni tecniche espresse dalla Soprintendenza, le quali risultano assorbite dall'autorizzazione paesaggistica già rilasciata e non rimossa in autotutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2024

N. 04968/2024REG.PROV.COLL.

N. 08226/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8226 del 2023, proposto dal Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

la società Immobilfalli s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Antonio Scalcione, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

del Comune Di Porto Cesareo e della Regione Puglia, non costituitisi in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.