Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche in assenza di una prova diretta della loro illecita provenienza, qualora sussistano gravi indizi di tale provenienza, desumibili da elementi indiziari quali la sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni acquistati, nonché da altri elementi probatori come intercettazioni che dimostrino la fittizia intestazione dei beni. Il sequestro non deve essere limitato al quantum del profitto del reato, ma può estendersi a tutti i beni di cui non sia stata dimostrata la legittima provenienza, in applicazione della normativa sulla confisca allargata prevista dal decreto legge n. 306 del 1992, art. 12-sexies, che trova applicazione anche per reati commessi prima dell'entrata in vigore della legge n. 244 del 2007. La valutazione della sussistenza dei presupposti per il sequestro rientra nell'ambito del merito, non sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.