Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9395 del 29 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9395PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti, anche se finalizzato al consumo personale o di gruppo, integra il reato di detenzione illecita quando la quantità detenuta superi quella strettamente necessaria per l'uso personale, essendo irrilevante la destinazione d'uso della droga, in quanto il divieto di detenzione di stupefacenti mira a prevenire la diffusione del consumo di droga e la conseguente lesione del bene giuridico tutelato, rappresentato dalla salute pubblica. Pertanto, la tesi difensiva del consumo personale o di gruppo non è sufficiente a escludere la responsabilità penale dell'imputato quando la quantità di droga detenuta sia superiore a quella strettamente necessaria per l'uso individuale, essendo necessario che l'imputato fornisca la prova di aver acquistato la droga per un preventivo e condiviso consumo collettivo. In assenza di tale prova, il giudice può legittimamente ritenere che la detenzione della sostanza stupefacente, anche se in parte destinata ad altri soggetti, integri il reato di illecita detenzione finalizzata allo spaccio, in quanto la quantità detenuta supera quella strettamente necessaria per l'uso personale. Inoltre, la mancata escussione di testimoni richiesti dalla difesa non determina necessariamente la nullità della sentenza, quando gli elementi probatori già acquisiti siano sufficienti a fondare il convincimento del giudice sulla responsabilità dell'imputato, essendo l'esame di tali testimoni irrilevante ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

OL. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 03.03.2006 dalla Corte di Appello di Napoli;

letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.- Arrestati in Teano il …

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