Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3573 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:3573SENT

Massima

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Il potere di vigilanza e controllo sull'attività edilizia in zone vincolate, attribuito ai Comuni dall'art. 27, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001, impone l'adozione di provvedimenti di demolizione delle opere realizzate in assenza dei relativi titoli abilitativi, a prescindere dalla natura del titolo edilizio ritenuto più idoneo per l'intervento (permesso di costruire o denuncia di inizio attività), al fine di ripristinare la legalità violata dall'abuso accertato. Tale potere-dovere è privo di margini di discrezionalità, essendo rivolto esclusivamente a reprimere gli illeciti edilizi in zone sottoposte a vincolo, anche qualora le opere sarebbero state assentibili con il titolo abilitativo mancante. Pertanto, la realizzazione di manufatti edilizi che mutano la tipologia e la destinazione d'uso di preesistenti comodi rurali, con la trasformazione degli stessi in appartamenti dotati di tramezzi interni, impianti, vani finestre e porta, nonché la messa in opera di opere accessorie che incidono sull'assetto esteriore dei luoghi e sulla tutela del territorio sotto il profilo paesaggistico, legittima l'esercizio del potere di demolizione da parte del Comune, a prescindere dalla preesistenza dei manufatti e dalla presentazione di una denuncia di inizio attività per interventi di manutenzione straordinaria. Il principio di indifferenza del titolo edilizio necessario per l'esecuzione di interventi in zone vincolate, elaborato dalla giurisprudenza, impone infatti l'adozione di provvedimenti repressivi degli abusi accertati, al fine di ripristinare la legalità violata, anche in caso di opere assentibili con denuncia di inizio attività prive della prescritta autorizzazione paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2017

N. 03573/2017 REG.PROV.COLL.

N. 04612/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4612 del 2011, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, ((omissis)), 20;

contro

Comune di Ercolano, in persona del legale rappresentante Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, Piazza Municipio, 64;

nei confronti di

Regione Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Soprinte…

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