Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 616 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:616SENB

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, anche nell'ambito dei flussi migratori, è un diritto soggettivo dell'interessato che deve essere riconosciuto dall'Amministrazione competente, salvo che non sussistano specifici motivi ostativi previsti dalla legge. Qualora l'Amministrazione abbia inizialmente negato il rilascio del permesso, ma successivamente esprima parere favorevole all'emersione del lavoro irregolare, deve ritenersi cessata la materia del contendere, non essendo più attuale l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento di diniego, essendo stato pienamente soddisfatto. In tali casi, il giudice amministrativo non può che prendere atto della cessazione della materia del contendere e disporre la compensazione delle spese di giudizio, non essendovi più alcuna utilità pratica nella prosecuzione del giudizio.

Sentenza completa

N. 08538/2012
REG.RIC.

N. 00616/2014 REG.PROV.COLL.

N. 08538/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8538 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti Ademo Buzzi e ((omissis)), con domicilio eletto presso Studio Legale Buzzi Toraldo in Roma, Via Gradoli, n. 71;

contro

il MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento

del decreto del 13.07.2012 del Questore di Roma, recante rifiuto dell'istanza di rilascio di primo permesso di soggiorno per lavoro sub…

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