Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6255 del 8 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6255PEN

Massima

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Il diritto di impugnare il provvedimento di sequestro probatorio spetta esclusivamente al proprietario, al titolare di un diritto reale di godimento o di garanzia sui beni sequestrati, nonché alla persona che ne abbia il possesso o la detenzione, anche se derivanti da un negozio produttivo di effetti obbligatori. L'indagato, privo di tali titoli, è carente di legittimazione e di interesse a richiedere la restituzione di beni sequestrati ad altri soggetti, essendo l'interesse che può perseguire attraverso l'impugnazione limitato esclusivamente alla finalità di ottenere la restituzione di quanto sequestrato nella sua disponibilità. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dall'indagato avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame che si sia limitata a constatare l'avvenuta restituzione al richiedente dei beni sequestrati, è inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'indagato non può far valere diritti su cose non nella sua disponibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 834/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 23/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. ((omissis));

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, ((omissis)), per l'inammissibilita' del ricorso.

Udite le conclusioni del difensore dell'indagato per il suo accoglimento.

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