Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2250 del 2022

ECLI:IT:TARCT:2022:2250SENT

Massima

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Il procedimento di condono edilizio disciplinato dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 e quello di condono ambientale di cui alla legge 15 dicembre 2004, n. 308 sono del tutto autonomi, in quanto regolati da fonti normative distinte e governati da presupposti ed effetti eterogenei. Pertanto, la presentazione di un'istanza di sanatoria ai sensi della legge n. 308/2004 non incide sulla valutazione della domanda di condono edilizio, che deve essere esaminata esclusivamente sulla base dei requisiti previsti dalla normativa speciale per gli abusi commessi in aree vincolate. Il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio può formarsi solo se l'istanza possiede tutti i requisiti soggettivi e oggettivi per essere accolta, tra cui il completamento dell'opera abusiva entro il termine di riferimento stabilito dalla legge. Pertanto, la mancanza di tale requisito essenziale impedisce l'avvio del procedimento di sanatoria e la formazione del silenzio-assenso, a prescindere dal decorso del tempo. L'Amministrazione non può essere ritenuta responsabile del ritardo nell'emanazione dei provvedimenti repressivi dell'abuso edilizio, in quanto l'abusività dell'edificato esclude qualsiasi possibilità di ritenere legittimo un eventuale affidamento invocato dal privato, che non può essere tutelato quando si fonda su una situazione antigiuridica realizzata in violazione di legge. Il tempo trascorso non può in alcun modo legittimare una costruzione abusiva, essendo l'ordinamento volto a tutelare solo l'affidamento incolpevole del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/08/2022

N. 02250/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01771/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1771 del 2012, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso la Segreteria del T.A.R. Sicilia, sezione staccata di Catania, e con domicilio digitale
ex lege
come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Catania, via Guzzardi, 21;

per l’annullamento

dell'ordinanza prot. n. -OMISSIS-…

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