Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9929 del 9 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9929PEN

Massima

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Il reato di usura è un reato a condotta frazionata o a consumazione prolungata, per cui il concorso nel delitto sussiste anche per colui che interviene in un momento successivo alla formazione del patto usurario, in quanto i pagamenti effettuati dalla persona offesa in esecuzione del patto usurario compongono il fatto lesivo penalmente rilevante, di cui segnano il momento consumativo sostanziale, e non sono qualificabili come "postfactum" non punibile della illecita pattuizione. Pertanto, la persona che interviene nel rapporto usurario come portatore di un interesse diretto, manifestato attraverso la diretta riscossione, risponde del delitto di concorso in usura al pari del soggetto che, per conto altrui, procede alla riscossione dei pagamenti fatti dalla persona offesa nell'ambito del rapporto usurario. Inoltre, l'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 si applica necessariamente a tutti i concorrenti nel reato, ancorché le azioni di intimidazione siano state materialmente commesse solo da alcuni di essi, in quanto tale aggravante non consiste nell'appartenenza ad organizzazioni di tipo mafioso, bensì nel solo fatto che la violenza o la minaccia assumono la veste propria della violenza o della minaccia mafiosa, quella cioè ben più penetrante, energica ed efficace che deriva dalla prospettazione della sua provenienza da un tipo di sodalizio criminoso dedito a molteplici ed efferati delitti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11822/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 20/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CERVADORO MIRELLA;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dott. BALDI Fulvio, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga …

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