Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15822 del 8 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15822PEN

Massima

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Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo in presenza di un errore di fatto, inteso come errore percettivo causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti processuali, che abbia influenzato il processo decisionale e condotto ad una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata senza tale errore. Non sono invece configurabili come errori di fatto gli errori di interpretazione o applicazione di norme giuridiche, sostanziali o processuali, né gli errori percettivi del giudice di merito, che devono essere fatti valere nelle forme e nei limiti delle impugnazioni ordinarie. Pertanto, il ricorso straordinario non è ammissibile quando la decisione impugnata contenga un giudizio valutativo, ancorché ritenuto erroneo dal ricorrente, in quanto in tal caso non è ravvisabile un errore di fatto basato su una fuorviata rappresentazione percettiva degli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso straordinario presentato da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 28/05/2013 della Corte di Cassazione, Seconda Sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE Ercole.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con la sentenza del 25/05/2013 la Seconda Sezione penale di questa Corte rigettava il ricorso presentato da (OMISSIS) contro la sentenza del 16/01/2012 con la q…

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