Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29495 del 13 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29495PEN

Massima

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Il concorso in truffa aggravata e continuata ai danni dell'INPS, realizzato attraverso artifizi e raggiri volti a far risultare fittiziamente un rapporto di lavoro al fine di ottenere indebitamente l'erogazione di prestazioni previdenziali, integra un reato grave che deve essere sanzionato in modo adeguato. La Corte di Cassazione, nel confermare la responsabilità penale dell'imputata, ha rilevato che la sentenza impugnata è congruamente motivata, essendo state adeguatamente illustrate le ragioni per le quali è stato ritenuto il coinvolgimento della stessa nel meccanismo truffaldino, anche sulla base di elementi probatori quali la trasmissione telematica delle domande di disoccupazione direttamente dal Patronato, l'allegazione alla domanda di fotocopia del documento di identità e del codice fiscale del lavoratore, nonché l'avvenuto pagamento dell'indebita prestazione. La Corte ha inoltre escluso la necessità di disporre una perizia calligrafica, rilevando che tale mezzo di prova non rientra nella categoria della "prova decisiva" e che il relativo provvedimento di diniego, se sorretto da adeguata motivazione, non è sindacabile in sede di legittimità. Pertanto, il ricorso è stato dichiarato inammissibile, con condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. VERGA Giovanni - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2016 della Corte di Appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) Alma;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputata, avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso dei q…

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