Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il risarcimento del danno da illegittimo provvedimento amministrativo non può prescindere dalla dimostrazione, da parte del ricorrente, del nesso di causalità tra l'atto illegittimo e l'evento dannoso. Anche in presenza di un provvedimento amministrativo ritenuto illegittimo dal giudice, il danneggiato deve provare che tale illegittimità abbia concretamente inciso sulla sua sfera giuridica, impedendogli di conseguire il bene della vita cui aspirava. Pertanto, qualora il ricorrente non dimostri di essere stato in concreto in grado di esercitare l'attività economica preclusa dall'atto illegittimo, per carenza dei necessari requisiti o per mancanza di una adeguata regolamentazione del settore, non sussiste il nesso di causalità rilevante ai fini del risarcimento del danno. Il giudice è tenuto a valutare non solo la causalità materiale tra fatto e danno, ma anche la causalità giuridica, ossia il nesso tra l'illecito e le conseguenze dannose risarcibili, secondo i criteri di cui agli artt. 1223 e ss. c.c.