Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26838 del 9 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26838PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche in assenza di una formale sproporzione tra il patrimonio del soggetto e i redditi dichiarati, qualora sia accertata la sussistenza di gravi indizi di appartenenza a un'associazione mafiosa e di un nesso causale diretto tra i beni da sottoporre a sequestro e il vantaggio economico derivante dai reati contestati. In particolare, il reddito da lavoro dipendente percepito dal soggetto e dai suoi familiari presso società riconducibili all'associazione mafiosa non può essere considerato lecito, in quanto costituisce profitto mediato del reato, non potendosi ammettere una equivalenza tra tale attività e quella di un normale lavoratore dipendente. Inoltre, gli apporti economici provenienti da familiari o terzi, pur se formalmente leciti, non sono idonei a giustificare l'accumulo di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, qualora risulti accertata la provenienza illecita di tali risorse. Il giudice di merito, nel valutare la congruità degli acquisti rispetto alla capacità economica del soggetto, non è vincolato dai redditi dichiarati, potendo ricostruire autonomamente la reale situazione patrimoniale e reddituale dell'indagato, anche in assenza di una formale sproporzione, ove ricorrano gravi indizi di appartenenza a un'associazione mafiosa e di un nesso causale diretto tra i beni da sottoporre a sequestro e il vantaggio economico derivante dai reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5/2012 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 22/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'ANGELO che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. C…

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